Stretching dinamico
Lo stretching dinamico usa la velocità di movimento, il momento e lo sforzo muscolare attivo per realizzare l'allungamento. A differenza dello stretching statico, la posizione finale raggiunta non è mantenuta. (1)
Lo stretching dinamico è simile allo stretching balistico, evitando però i movimenti di rimbalzo ed incorpora movimenti più sport-specifici.
Esempi di stretching dinamico sono: rotazione delle braccia, esagerare un'azione di calci ed eseguire affondi in avanzamento (senza pesi). Gli affondi in avanzamento allungano dinamicamente i flessori dell'anca enfatizzando l'estensione della medesima, e possono ridurre la rigidità muscolare intorno all'articolazione dell'anca.
Lo stretching dinamico è utile prima della gara e ha dimostrato di ridurre la rigidità muscolare (2). Quest'ultima è un fattore associato ad una aumentata incidenza di strappi e contratture muscolo-tendinee (2, 3). Studi scientifici più recenti sembrano suggerire che gli allungamenti dinamici prima della competizione siano da preferire rispetto agli allungamenti statici (4, 5, 6). Questo può essere particolarmente vero per gli atleti di sport di forza e potenza.
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Riferimenti 1) National Strength & Conditioning Association. Essentials of strength training & conditioning. Champaign, IL: Human Kinetics. 2000 |
Articolo tratto da : http://www.sport-fitness-advisor.com/dynamicstretching.html
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